Non esistono consigli ufficiali che indichino alle donne in gravidanza di interrompere il consumo di tè verde, quindi è perfettamente lecito gustarne un paio di tazze.
Tuttavia, non bisogna ingerire una quantità eccessiva di tè verde, poiché la quantità di caffeina presente in esso è quasi equivalente a quella del tè normale, a seconda del metodo di preparazione.
Si raccomanda di limitare l’assunzione di caffeina a 200 mg al giorno, pari a circa tre o quattro tazze di tè verde. Questi 200 mg dovrebbero includere tutte le fonti di caffeina, come caffè, bibite, cola, bevande energetiche e cioccolato.
Si ritiene che il tè verde abbia effetti benefici sulla salute, grazie al suo elevato contenuto di antiossidanti. Queste sostanze sono molecole in grado di bloccare i danni alle cellule del nostro corpo e possono persino contribuire a ridurre i rischi di malattie cardiovascolari, ipertensione e diabete di tipo due.
Il consumo di tè verde può anche essere vantaggioso per la salute dei denti e per la struttura ossea, oltre a contribuire a preservare un sistema immunitario forte.
Tuttavia, un’assunzione eccessiva di tè verde potrebbe ostacolare il corretto assorbimento dell’acido folico. L’acido folico è un nutriente fondamentale, soprattutto nei primi tre mesi di gestazione, e può evitare l’insorgere di difetti del tubo neurale come la spina bifida.
Il tè verde è stato associato a una maggiore possibilità di difetti del tubo neurale nei bambini se consumato in grandi quantità intorno al concepimento. Non preoccupatevi se avete consumato tè verde al momento del concepimento; il rischio di danni al vostro bambino è molto basso. È improbabile che abbiate consumato una quantità di tè tale da causare danni.
È meglio evitare di bere il tè verde durante i pasti, perché può rendere difficile per l’organismo l’assunzione di ferro da alimenti non a base di carne.